“Se un giorno parlerai di me”
Quando il Volto celeste
batterà la mia estrema ora
voglio annegare nei tuoi occhi
come ultimo afflato terreno,
voglio contenere a morsa
le tue mani tra le mie
prima d’immergermi
nell’epoca infinita.
Ti resteranno i miei versi
amaramente assonnati
nei tuoi ampi cassetti,
so bene, non li tradirai
li sanerai dalla polvere,
non saranno mai inumati
tra decine di altre opere.
È solo questo che di me
potrai far tuo per l’eternità,
versi di seduzione,
a volte maledetti,
che sempre urleranno
la mia storia fuggevole
su questa terra rovente.
Non ti serviranno
né fiori né lumini,
tu svegliami ed io sfiorerò
come alito di brezza
le tue sembianze,
i tuoi vestiti.
Ancora aggrappato
alle tue labbra.
Vincitrice del premio letterario di poesia “Secondo Umanesimo Italiano”, Udine 2017.
La poesia inedita di Carlo Molinari “Se un giorno parlerai di me” raffigura una possibile situazione di morte del poeta prima di quella relativa all’amata. Al momento della dipartita il poeta nell’ultimo saluto affida la memoria di sé non alle visite al cimitero o a sentimenti comunque di ispirazione religiosa, bensì all’arte, alle sue poesie che parleranno di lui nel modo più sincero e veritiero e che saranno il ricordo più vivo che potrà lasciare alla sua donna, così che l’arte riporterà il poeta in una sorta di vita quasi destandolo dal sonno eterno affinché possa stare ancora vicino all’amata sulle ali dei suoi versi.
(Prof.ssa Rita Mascialino, fondatrice e presidentessa del premio “Secondo Umanesimo Italiano”)
http://www.secondoumanesimoitaliano.it