Categoria: riflessione

  • Dio c’è

    Dio c’è

    Ho partorito un sorriso nell’anima mia rigogliosa. Il calicanto largheggia su minute fronde scampate alla spietata poesia d’autunno. Le ortensie bruciano d’indaco, s’effondono sull’iride brioso e sborniano di balsamo fragrante. Il cielo si fa sangue, ocra ambrato, poi si smacchia di violaceo e bluette. S’infetta la vita d’immenso e mi lascio morir di leggerezza. Carlo…

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  • Ancora spero

    Ancora spero

    Siamo vite immense coi piedi insudiciati di fango. Conosciamo il verso aspro del dolore inflitto nelle carni e nell’anima che gronda sangue. Come rondini abbiamo trasmigrato sulle vie più scoscese d’una vita spesso ingrata e impallidita, eppure abbiamo la primavera dipinta negli occhi, le stelle pietose tra le dita sudate, la piena fiducia dei germogli…

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  • Giù le mani dalle donne

    Giù le mani dalle donne

    Giù le mani dalle donne, ci hanno dato la vita aprendo i cancelli ambrati dei loro giardini al nostro essere nudi e senza difesa. Giù le mani dalle donne, ci hanno insegnato a tenere una forchetta, si sono svenate del loro latte per non farci piangere, ci hanno accarezzato il capo mentre avevamo i nostri…

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  • Amico mio inglese

    Amico mio inglese

    Inizia la lenta pioggia e la terra spalanca gli abissi come neonata che anela al latte dei cieli. Piove anche sulle tue ossa, amico mio inglese, che m’insegnasti la lotta contro le censure della paura, m’accompagnasti sempre col tuo sorriso purpureo a scontrarmi a denti stretti col castigo del dolore, e m’urlasti la tua brama…

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  • La tua anima

    La tua anima

    La tua anima, la tua anima, prigionia della mia, dove son incatenato e adagiato su acque di ninfee a raccogliere il tuo bacio lunare. La tua anima, la tua anima, specchio della notte, dove io girovago nella grazia come gatto di nessuno, con occhi di cedro, a celebrare il dipinto della tua bellezza. La tua…

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  • Se il Cadore potesse parlare

    Se il Cadore potesse parlare

    Se il Cadore potesse parlare farebbe recitare l’Infinito all’irte rocce dipinte di ciliegio, nei crepuscoli che fecondano muschi e cime elevate al cielo, farebbe sciogliere le gelide nevi a riempir di candido gelsomino le acque copiose dell’Adriatico, e lo benedirebbe d’immacolato che si scioglie tra le onde salmastre. Se il Cadore potesse parlare suonerebbero i…

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  • Sepolcreti

    Sepolcreti

    Cipressi del non ritorno, qui riposa chi fu un giorno. Tutto è silenzio immutabile, si ferma l’ala dei passeri a raccogliere una preghiera. Un fiore di petali generosi s’affaccia a ornare il ricordo. Mani pietose recano acqua alle rose, e cuori dolenti, prostrati, lucidano una foto. Cipressi del non ritorno, si svuotino l’umane lacrime. Qui…

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  • La sinfonia del risveglio

    La sinfonia del risveglio

    Ho salutato il sole, d’impeto, mi pettinava gli occhi socchiusi e mi ricamava le labbra d’autunno. Uno, due, tre, mille passeri, uno stormo interminabile, e fiero, fecondava l’azzurro d’ali brune in un volo muto come il blu serale. I monti lontani, di roccia aitante, balenavano di brace, giallo pastello, acquarelli d’ocra e rosso vivo d’aceri.…

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  • Le cose di Dio

    Le cose di Dio

    Non può morire il  nostro amore, le cose di Dio non muoiono mai. Siamo a brandelli in una cattedrale, vestiti da sposi con i crisantemi tra le mani d’ossa, laviamo le bocche bevendo dall’acquasantiera, miserere. Anche il mare s’è stracciato le acque, anche i monti ormai ripudiano le nevi. Siamo il coraggio d’una volta, condannato…

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  • Primo Novembre

    Primo Novembre

    Anche noi, un giorno, tra di voi, nella luce eterna, dopo aver brancolato troppe volte nel nostro buio. Anche noi, un giorno, tra di voi, a correre liberi dopo aver inciampato per anni sulle nostre paure. Anche noi, un giorno, tra di voi, a spargere sorrisi dopo aver versato troppe volte le nostre lacrime. Anche…

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  • Vita di cancrena

    Vita di cancrena

    Stelle, stelle, stelle, anemiche stelle, che ne sapete voi del dolore umano? Ve ne state là, come appese al chiodo della parete del cielo inerme e silente. Aveste almeno mani da accarezzare la testa di chi trema nell’oscurità, aveste almeno una bocca per baciare la fronte imperlata di chi ha paura, foste almeno compagne di…

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